Giorgio

Giorgio:

 

La discoteca si sta svuotando, ormai stanno ballando solo i più sballati ed io ti ho guardato tutta la sera mentre attiravi qualsiasi essere umano di sesso maschile presente nel locale… ho visto tutta la sera come ti piace essere guardata, toccata; onestamente tutto questo mi manda in bestia… ti voglio per me.

Quando esageri col bere la situazione non migliora, quando esageri con l’abbigliamento neanche.

Ormai l’effetto dell’alcool si sta dissipando e tu osservi stupita la mia espressione torva.

“Andiamo” ti dico e tu rispondi candidamente “d’accordo”.

Il parcheggio è deserto e tu ti sei forse resa conto della situazione, quindi mi apostrofi dicendo: “che muso lungo… tanto valeva che venissi con il mio fidanzato”.

Al solo sentirlo nominare vado in bestia, ti prendo per un braccio: “certo lui si diverte a vederti fare la troietta in giro” al che tu rispondi sorridendo “perché tu non hai apprezzato? “No che diavolo… peró ti desidero troppo… oramai l’erezione è palese, tu l’hai notata e continui a sorridere.

È troppo: “inginocchiati” ti dico, tu “sissignore… cosa credi di fare?”. Obbedisci ed io mi spingo oltre: “i pantaloni”, tu non fai una piega e liberi il mio cazzo che si trova a pochi centimetri dal tuo volto.

Mi blocco… a che gioco stai giocando? Con le mani spingo delicatamente la tua testa verso la mia erezione e tu circondi con le labbra il glande; inizi a succhiare e mentre ti muovi continui a rivolgermi uno sguardo sfrontato.

Inizi a muoverti più rapidamente mentre qualche ragazzino ubriaco passa senza accorgersi di ció che sta accadendo, cerco di spingere la tua testa più affondo possibile forse per abbattere la dura maschera che i tuoi occhi hanno costruito… ti piace succhiarmelo questo mi vuoi comunicare e sai quanto io l’abbia desiderato, prosegui gustandoti l’asta ed assaporandola anche con la lingua; io d’altra parte sento che non resisto più sto per venire e la mia faccia è tutto un programma… sento lo sperma che arriva nella tua bocca e tu non batti ciglio… ingoi tutto come se nulla fosse…poi rimetti il mio cazzo nelle mutande e chiudi i pantaloni.

Ti avvii verso la macchina ed io ti seguo; saliamo, avvio il motore, partiamo.

Durante il viaggio non una parola, non uno sguardo.

Siamo sotto casa tua e quindi spengo il motore, tu prepari le chiavi poi ti volti verso di me, un bacio sulla guancia ed un’occhiata che non dimenticherò… estremamente dolce ma inafferrabile come la tua persona.

Scendi dalla macchina ed entri in casa.

Io rimango da solo con i miei pensieri… è quasi mattina, non posso andare avanti così… metto in moto e mi avvio verso casa.

 

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