lo Scienziato

Lo Scienziato:

 

Eccoti Xilia, anzi eccoti Marinella…

Indossi dei leggins, senza mutandine, una maglioncino aderente, senza reggiseno, tacchi alti, ti metti un cappotto ed esci….

Cerchi e ti fermi nel bar più fatiscente che trovi, è quasi abbandonato, di quelli dove, quando un cliente apre la porta per uscire, si sente l’odore caldo dei rutti di birra che ti riscalda le narici… ci entri, controlli: c’è abbastanza gente, nessuna donna, come potrebbero esserci, in questo locale che hai scelto?…..

Chiedi di andare in bagno. Il barista ti da la chiave e ti indica l’unico bagno che c’è, apri ed entri, ma non ti chiudi dentro, per lasciare la possibilità a qualcuno di entrare per errore, sei molto eccitata, ti siedi sul wc, lasci che le gocce piscio di quegli ubriaconi con poca mira ti sporchino le cosce, pisci e ti rimetti i leggins senza pulirti le ultime gocce di piscio che rimangono sempre lì gocciolanti…….

Hai il desiderio di masturbarti lì dentro, ma cerchi di resistere, e resisti, per forza, esci dal bagno, ti siedi su uno degli sgabelli alti davanti al bancone, così i leggins fanno il loro lavoro… Ordini una birra, te la danno… ti lasci guardare, provochi, sai che questi uomini ci proveranno e tu li lascerai fare, punti il più pancione, il più lercio… lo guardi e cerchi di fargli capire qualcosa che se non capirà il suo cervello sicuramente capirà il suo pisello… scendi dallo sgabello e…. lo sfiori, decidi di lasciare che accada quel che io voglio accada, per non deludere me, e forse neanche te stessa… Ti siedi sulle sue gambe, ne annusi il fetore, gli sorridi…

E tutto va come deve andare.

Grazie.

 

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