Ricerca tecnologica

Sibilla preme ripetutamente il tasto dell’ascensore, cercando di individuare la scusa migliore per giustificare l’ennesimo ritardo.

Non sono molte le esponenti del “gentil sesso” che si occupano di telefonia a livello tecnico e lei sa benissimo che a molti di quegli imbecilli fallocrati con cui lavora sopra si storce parecchio il naso quando pensano a tutto il settore cordless IP nella mani di una ragazzina (“ragazzina” che ne sa comunque molto più di loro, credetemi). Sa che si attaccherebbero a qualunque cosa per delegittimarla, compreso l’odierno ritardo.

Scarta subito la possibilità di attribuire la colpa a ruote bucate, guasti al motore, incidenti sul percorso o mezzi di locomozione quali bicicletta o scooter rubati; in molti sanno che viene solitamente in metropolitana e puzzerebbe di bruciato anche se fosse vera.

Potrebbe millantare un malessere, ma allora avrebbe dovuto starsene proprio a casa, e invece è oramai qui. Impreca sottovoce.

Uno scippo? Purtroppo non improbabile, ma dovrebbe sicuramente seguirne una regolare denuncia e non sa se sarebbe in grado di sostenere una tesi plausibile con un esponente delle forze dell’ordine.

La classica sveglia dispettosamente silenziosa nemmeno, ne sarebbe comunque responsabile lei. Stessa cosa se avesse sbagliato linea o sottovalutato la ressa mattutina in stazione.

Arriva al piano e si precipita nel suo reparto, chiedendosi se sarebbe credibile l’incontro con una persona in difficoltà che non poteva certo evitare di soccorrere, ma già intuisce che improvvisare i tanti particolari che la storia richiederebbe le sarebbe impossibile.

Prima di entrare si abbassa ulteriormente la cintura sul pube, quasi oltre il punto in cui inizia la sua soffice peluria, in modo da distrarre il “nemico” con il suo bassoventre, che sa essere molto accattivante, e infatti, vedendosela arrivare contro, a lui cade subito lo sguardo, ma Sibilla sa che la sua maliziosità non sarà sufficiente a salvarla.

Lo saluta con un sorriso che vorrebbe minimizzare, ma lui ha tutta l’aria di chi la sta aspettando da molto, troppo tempo.

È pur sempre un uomo, intuisce improvvisamente lei, con tutte le sue limitazioni…

“Scusa il ritardo,” dice velocemente, “ma mi sono venute le mestruazioni stamattina e mi son dovuta fermare per forza a comprare gli assorbenti.”

Spiazzante e geniale.

Lui balbetta un “Non, non fa… niente…” e passa subito a discorsi più pratici e meno imbarazzanti.

Sibilla sorride e si incammina con lui, sentendo lo sperma dei due uomini che ancora le cola tra le gambe, inadeguatamente frenato dal sottile tessuto, che ne è ormai intriso, delle mutandine.

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Una risposta a Ricerca tecnologica

  1. esedicessi ha detto:

    Eccitante….

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